L'architettura conduce gli uomini alla civiltà
Homines ut ferae in silvis et speluncis et nemoribus nascebantur, ciboque agresti vescendo...
Gli esseri umani nascevano come le bestie nelle foreste, nelle caverne e nei boschi, e trascorrevano la vita mangiando cibo agreste.
Frattanto in qualche luogo, i fitti alberi, agitati dai venti e dalle tempeste e fregando i rami tra loro, divamparono il fuoco. Gli uomini, accostandosi più da vicino, essendosi accorti che il tepore del fuoco rappresentava un grande vantaggio per il fisico, aggiungendo le fascine di legna, radunavano tutti intorno al fuoco.
Dunque dopo che, per l'invenzione del fuoco, nacquero le adunanze e le convivenze presso gli uomini, iniziarono a radunarsi in un sol luogo e alcuni in quella aggregazione a costruire case di fogliame, altri a scavare delle spelonche sotto i monti, alcuni, imitando i nidi delle rondini, a costruire abitazioni di fango e virgulti. Allora, osservando le abitazioni altrui e aggiungendo cose nuove alle loro idee, realizzavano giorno dopo giorno tipologie migliori di capanne.
In verità dato che gli uomini sono di indole docile e imitabile, ogni giorno gloriandosi a vicenda delle invenzioni mostravano gli effetti degli edifici, e così esercitavano gli ingegni di giorno in giorno.
(By Maria D. )
Versione tratta da Vitruvio