La vicenda di Edipo

Laio, Labdaci filio, ab Apolline hoc responsum datum est:...

Fu dato da Apollo a Laio questo responso: "Perderà la vita per mano di suo figlio". Egli aveva sposato Giocasta.

E così, dopo che Giocasta aveva partorito il figlio (piucchep di pario), Laio lo espose sul Monte Citerone. Peribea, moglie di Polibio, trovò il piccolo bambino e lo nutrì (perf alo); poi con Polibio, poiché erano privi di figli, lo educarono come fosse loro (figlio) e lo chiamarono Edipo. Dopo che Edipo era arrivato all'età della pubertà egli eccelleva sugli altri coetanei per forza e coraggio; così quelli bruciavano dall'invidia e una volta dissero ad Edipo: "Tu sei il figlio illegittimo di Polibio." E così Edipo partì (abeo) da Corintò e si diresse a Delfi poiché voleva interrogare l'oracolo sui suoi genitori.

Intanto a Laio nei presagi veniva predetta la morte per mano di suo figlio. Decise dunque di andare a Delfi e di interrogare l'oracolo, ma mentre si dirige a Delfi Edipo, si imbatte in (ei) lui (obviam alicui me do = imbattersi in qualcuno o incontrarsi); le guardie del re ordinarono: "Fai largo (do viam dat) al re!". Edipo trasgredì (l'ordine).

Il re incitò i cavalli e calpestò il suo (di Edipo) piede con la ruota: Edipo, infuriato, tirò giù il re dal carro ed inconsapevole, uccise suo padre.
(By Vogue)

Versione tratta da Igino

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