Pitagora e Leonte (Versione latino)
Pythagoram Phliuntem ferunt...
Si tramanda che Pitagora arrivò a Fliunte, e che egli discusse in modo molto saggio e molto eloquente con Leonte, principe dei Fliasi.
Leonte avendo ammirato la capacità intellettuale e l'eloquenza di costui, raccontano che gli chiese in quale arte confidava massimamente; ma quello rispose in verità di non conoscere alcun'arte, ma che era un filosofo. Leonte meravigliandosi chiese chi mai fossero i filosofi, e che differenza ci fosse tra loro e i rimanenti; Pitagora in verità rispose che simile è la vita degli uomini e quel traffico, che si aveva nel massimo apparato dei giochi con l'affluenza dell'intera Grecia.
Infatti lì a quel modo, alcuni esercitati i corpi cercavano gloria e nobiltà, altri si trascinavano per il lucro e il guadagno, c'era in verità il genere di coloro che non cercavano né il plauso né il lucro, ma giungevano per osservare scrupolosamente cosa succedesse e in che modo. disse che noi, partiti da una città qualsiasi per così dire nell'affluenza del commercio, siamo così come noi che siamo partiti da un'altra vita in questa vita, e che alcuni sono schiavi della gloria, e altri del denaro:
rari sono, coloro i quali, considerate come nulla tutte le altre cose, osservano con zelo la natura delle cose; definiscono questi studiosi di sapienza, cioè filosofi.
(By Maria D.)
Versione tratta da Cicerone