Violento discorso di Cicerone Contro Catilina

Verba et Sententiae pagina 15 numero 4

"Dixi ego in senatu caedem te optimatium contulisse in ante die V Kalendas novembris .... quos ferro trucidari oportebat, eos nondum voce vulnero".

TESTO LATINO COMPLETO

Io ho detto in senato che tu hai ordito la strage degli aristocratici cinque giorni prima delle calende di novembre, nel momento in cui molti principi della città fuggirono da Roma. Puoi forse negare che tu in quello stesso giorno fosti ostacolato dai miei presidi, dalla mia diligenza, che non potesti muoverti contro lo stato?

Avrai capito ormai che io ho vigilato molto più acutamente per la salvezza che tu per la rovina dello stato. Dichiaro che tu la notte scorsa giungesti nella via dei Falciari nella dimora di M. Leca: che giunsero nel medesimo luogo parecchi alleati della stessa follia e malvagità.

Osi forse negare? Perchè taci? Mi convincerò se dirai di no. Constato infatti che ci sono qui in senato alcuni che si trovarono insieme con te. O dèi immortali, in quale parte del mondo ci troviamo? Che stato abbiamo? Qui, qui ci sono nel nostro gruppo, senatori inscritti, in questo sacratissimo e gravissimo consiglio dell'universo, coloro che hanno ordito sulla mia morte su quella di tutti, sulla fine dello stato fino a quella dell'universo.

Io in qualità di console li vedo e chiedo un parere in merito allo stato e, non ferisco ancora con il parlare coloro, che sarebbe stato necessario che fossero trucidati con il ferro.(By Maria D.)

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