Ineluttabilità del fato
Regi croeso deus per somnium adparuerat et mortem filii Atys praecocem praenuntiaverat, mortis causam hastam indicans. ... tanta vi percussus est ut statim mortuus sit.
La divinità era apparsa in sogno al re Creso ed aveva preannunciato la morte precoce del figlio Ati, indicando il pugnale come causa della morte.
E così il re atterrito ordinò ai servi che fossero estromesse dalla camera del figlio tutte le armi da getto sia le lance che le spade affinché non potesse toccarle o utilizzarle. Si preoccupò anche che costui non partecipasse alle battaglie o alle contese. Una volta, tuttavia quando i campi della Lidia vennero devastati da un cinghiale di corporatura possente, gli abitanti giunsero dal re e lo scongiurarono d'inviare gli uomini armati per le campagne, per catturare o uccidere il cinghiale.
Poichè Ati implorava che egli stesso fosse inviato con i cacciatori ed il padre, che temeva il pericolo, si opponeva, il giovane iniziò a parlare così: "I cacciatori non utilizzano le lance, con le quali io potrei essere ucciso, come disse in sogno la divinità." Alla fine il padre cedette alle preghiere del figlio ed il giovane fu inviato con i cacciatori.
Tuttavia il fato preannunciato non potè essere evitato. Infatti Ati fu colpito dall'arma da getto che il cacciatore aveva lanciato contro il cinghiale con tanta forza che subito morì. (by Maria D.)