Perchè comincia a Roma l'interesse per la filosofia - Cicerone
Perchè comincia a Roma l'interesse per la filosofia Cicerone da Versioni latine per il triennio numero 587
Sapientiae studium vetus id quidem in nostris, sed tamen ante Laei aetatem et Scipionis non reperio quos appellare possim nominatim....
Lo studio della filosofia è bensì antico in mezzo ai Nostri, ma tuttavia io non trovo chi possa indicare per nome prima dell'età di Lelio e di Scipione.
Quando essi erano giovani gli Ateniesi mandarono ambasciatori al senato lo stoico Diogene e l'accademico, Cameade. Essi non avevano mai toccato alcun ramo di politica ed erano il primo babilonese e il secondo cirenaico; per fermo non sarebbero stati tratti dalle loro scuole e deputati all'ambasceria, se a quei tempi non fossero fioriti presso alcuni nostri concittadini primari gli studi filosofici.
. I Romani mettevano per iscritto ogni altro ramo scientifico, chi il diritto civile, chi le proprie orazioni, chi le memorie delle gesta degli antenati;
questa, ch'è la più grande di tutte le scienze, la norma di ben vivere, la esercitarono praticamente più che scriverne