Il nibbio e le colombe

Qui se committit homini improbo, dum requirit quomodo defendatur, quia non vidimus qui esset dolus huius fallacis regis».

Chi affida se stesso ad un uomo malvagio, mentre cerca come difendersi, trova la (sottinteso:

sua stessa) fine. Poiché delle colombe avevano spesso fuggito gli agguati di un nibbio ed avevano evitato la morte con la velocità delle ali, esso volse il suo pensiero all'imbroglio, per vedere se poteva ingannarle con la frode.

Andò dunque da esse e disse: «Perché conducete una vita inquieta e non mi accettate come re affinché io vi difenda dai pericoli e dagli attacchi?». Esse, prestando fede al malvagio, si affidarono al nibbio. Ma esso, quando fu fatto re, cominciò a divorarle una alla volta e ad esercitare il potere con i crudeli artigli.

Allora una delle sopravvissute così esclamò: "Giustamente siamo punite, perché non abbiamo riconosciuto quale fosse l'inganno di questo re fasullo".

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