La città di Tiro - Vox Maiorum
Vox Maiorum 2 Pagina 74 numero 1
Tyrus, septimo mensem postquam Alexander oppugnare coeperat ab eo capta est .... ad tempora nostra urbs aucta est et nunc tandem sub Romanorum tetela est.
Dopo sette mesi da quando Alessandro aveva iniziato ad assediarla, da lui fu presa Tiro, città insigne nella memoria dei posteri, sia per l'antichità dell'origine, sia per il frequente mutamento della sua fortuna.
Fondata da Agenore, per lungo tempo ebbe in suo potere non solo il mare a lei vicino, ma anche tutto quello fin dove giungevano le sue flotte; e, se si vuol credere alla fama, questo popolo fu il primo o a insegnare o ad imparare l'alfabeto.
Senza dubbio le sue colonie si estesero a quasi tutto il mondo: Cartagine in Africa, Tebe in Beozia, Cadice sull'Oceano Atlantico. Io credo che, viaggiando sul mare libero, e più spesso recandosi in terre sconosciute agli altri, scegliessero sedi per la loro gioventù, di cui allora abbondavano, o sia anche perché stanchi dei continui terremoti, (anche questo si tramanda) i suoi abitanti erano costretti a cercarsi nuove dimore in terre straniere.
Perciò dopo aver superato tante vicende, e risorta dopo la distruzione, ai nostri tempi la nostra città è cresciuta ed ora finalmente è sotto la difesa dei romani.