L'isola di formaggio - Luciano versione

L'isola di formaggio Luciano versione greco dal libro Manuale del Greco antico a pagina 662 n. 318

μετ' οὐ πολὺ δὲ εἰς πέλαγος ἐνεβαίνομεν, οὐχ ὕδατος, ἀλλὰ γάλακτος· καὶ νῆσος ἐν αὐτῷ ἐφαίνετο λευκὴ πλήρης ἀμπέλων....

Dopo non molto tempo entravamo in un mare, (composto) non di acqua, ma di latte; in cui appariva un'isola bianca ricolma di viti. L'isola era un grandissimo formaggio consolidato, come più tardi abbiamo capito dopo averla mangiata di 25 stadi di circonferenza;

le viti erano ricolme di grappoli: sebbene bevessimo non vino, ma latte da essi schiacciandoli.

Al centro dell'isola era costruito un santuario della Nereide Galatea, come spiegava l'iscrizione. Dunque, per tutto il tempo che rimanemmo lì, il suolo era a nostra disposizione come cibo e pane; come bevanda il latte dei grappoli.

Si diceva che regnasse su quelle terre Tiro, figlia di Salmoneo, dopo aver ottenuto onore da Poseidone dopo la sua dipartita qui.

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