Diodoro Siculo - Biblioteca Libro 19 capitolo 33

Κητεὺς γὰρ ὁ τῶν ἐκ τῆς Ἰνδικῆς ἀπηντηκότων στρατηγὸς ἀνῃρέθη μὲν ἐν τῇ μάχῃ λαμπρῶς ἀγωνισάμενος, ἀπέλιπε δὲ δύο γυναῖκας συνακολουθούσας ἐν τῷ στρατοπέδῳ, τὴν μὲν νεόγαμον, τὴν δὲ ὀλίγοις ἔτεσι πρότερον συνοικήσασαν, ἀμφοτέρας δὲ φιλοστόργως πρὸς αὐτὸν διακειμένας. [2] ὄντος δὲ παλαιοῦ νόμου παρὰ τοῖς Ἰνδοῖς τοὺς γαμοῦντας καὶ τὰς γαμουμένας παρθένους μὴ διὰ τῆς τῶν γονέων κρίσεως ποιεῖσθαι τὸν γάμον, ἀλλὰ πείσαντας ἀλλήλους, τὸν μὲν ἔμπροσθεν χρὸνον τῆς μνηστείας γενομένης διὰ νεωτέρων ταῖς ἡλικίαις ὡς ἐπὶ πολὺ συνέβαινε διαπίπτειν τὰς κρίσεις καὶ ταχὺ μεταμελομένων ἀμφοτέρων πολλὰς τῶν γυναικῶν διαφθείρεσθαι καὶ δι᾽ ἀκρασίαν φιλοστοργεῖν ἑτέρους, τέλος δὲ μὴ δυναμένας εὐσχημόνως ἀπολιπεῖν τοὺς ἐξ ἀρχῆς προκριθέντας διὰ φαρμάκων ἀναιρεῖν τοὺς συνοικοῦντας, καὶ τὴν χώραν δ᾽ οὐκ ὀλίγας ἀφορμὰς αὐταῖς δοῦναι, πολλὰς καὶ ποικίλας φέρουσαν φθαρτικὰς δυνάμεις, ἐξ ὧν ἐνίας προσχρωσθείσας μόνον τοῖς ἐδέσμασιν ἢ ποτηρίοις ἐπιφέρειν  τὴν ἀπώλειαν. [3] ἐπιπολαζούσης δὲ τῆς ῥᾳδιουργίας καὶ πολλῶν ἀναιρουμένων τοῦτον τὸν τρόπον, ἐπειδὴ κολάζοντες τὰς αἰτίας τῶν κακῶν οὐκ ἠδυνήθησαν ἀποτρέψαι τὰς ἄλλας τῶν ἀδικημάτων, νόμον ἔθεσαν ὅπως συγκατακαίωνται τοῖς τετελευτηκόσιν ἀνδράσιν αἱ γυναῖκες πλὴν τῶν ἐγκύων ἢ τῶν ἐχουσῶν τέκνα: τὴν δὲ μὴ βουλομένην τῷ δόγματι πιθαρχεῖν χήραν μὲν εἶναι διὰ τέλους καὶ θυσιῶν καὶ τῶν ἄλλων νομίμων εἴργεσθαι διὰ παντὸς ὡς ἀσεβοῦσαν. [4] τούτων δὲ νομοθετηθέντων εἰς τοὐναντίον τὴν παρανομίαν τῶν γυναικῶν μεταβαλεῖν συνέβη: διὰ γὰρ τὴν ὑπερβολὴν τῆς ἀτιμίας ἑκάστης ὑπομενούσης ἑκουσίως τὸν θάνατον οὐ μόνον προνοεῖσθαι τῆς τῶν συνοικούντων ἀσφαλείας ὡς κοινῆς οὔσης, ἀλλὰ καὶ πρὸς ἀλλήλας ἁμιλλᾶσθαι καθάπερ ὑπὲρ τῆς μεγίστης εὐδοξίας. ὃ καὶ τότε συνέβη: τοῦ γὰρ νόμου μίαν κελεύοντος συγκατακάεσθαι παρῆσαν ἀμφότεραι πρὸς τὴν τοῦ Κητέως ταφήν, ὑπὲρ τοῦ συναποθανεῖν ὡς ὑπὲρ ἀριστίου συμφιλοτιμούμεναι. [2] τῶν δὲ στρατηγῶν διακρινόντων ἡ νεωτέρα μὲν ἀπεφαίνετο τὴν ἑτέραν ἔγκυον εἶναι καὶ διὰ τοῦτο μὴ δύνασθαι χρήσασθαι τῷ νόμῳ, ἡ δὲ πρεσβυτέρα δικαιότερον ἀπεφαίνετο εἶναι τὴν προέχουσαν τοῖς χρόνοις προέχειν καὶ τῇ τιμῇ: καὶ γὰρ ἐπὶ τῶν ἄλλων ἁπάντων θεωρεῖσθαι τοὺς πρεσβυτέρους πολὺ προέχοντας τῶν νεωτέρων εἰς ἐντροπὴν καὶ τιμήν. [3] οἱ δ᾽ οὖν στρατηγοὶ διὰ τῶν μαιεύεσθαι δυναμένων γνόντες τὴν πρεσβυτέραν ἔγκυον οὖσαν προέκριναν τὴν νεωτέραν. οὗ συμβάντος ἡ μὲν ἀποτυχοῦσα τῆς κρίσεως ἀπῄει μετὰκλαυθμοῦ, καταρρήξασα τὸ περὶ τὴν κεφαλὴν διάδημα καὶ τὰς τρίχας σπαράσσουσα, καθαπερεί τινος συμφορᾶς μεγάλης προσηγγελμένης: ἡ δὲ ἐπὶ τῇ νίκῃ περιχαρὴς ἀπῄει πρὸς τὴν πυράν, στεφανουμένη μὲν μίτραις ὑπὸ τῶν οἰκείων γυναικῶν, κεκοσμημένη δὲ διαπρεπῶς ὥσπερ εἴς τινα γάμον προεπέμπετο ὑπὸ τῶν συγγενῶν, ᾀδόντων ὕμνον εἰς τὴν ἀρετὴν αὐτῆς. [4] ὡς δὲ ἐγγὺς ἐγενήθη τῆς πυρᾶς, περιαιρουμένη τὸν κόσμον ἑαυτῆς διεδίδου τοῖς οἰκείοις καὶ φίλοις, ὡς ἂν εἴποι τις, καταλείπουσα τοῖς ἀγαπῶσι μνημεῖον. ὁ δὲ κόσμος ἦν περὶ μὲν τὰς χεῖρας δακτυλίων τε πλῆθος ἐνδεδεμένων λίθοις πολυτελέσι καὶ διηλλαγμένοις τοῖς χρώμασι, περὶ δὲ τὴν κεφαλὴν χρυσῶν ἀστερίσκων οὐκ ὀλίγος ἀριθμὸς παντοδαποῖς λίθοις διειλημμένων, περὶ δὲ τὸν τράχηλον ὅρμων πλῆθος, τῶν μὲν ἐλασσόνων, τῶν δ᾽ ἐκ τοῦ κατ᾽ ὀλίγον ἀεὶ καθ᾽ ὑπέρθεσιν μειζόνων. [5] τὸ δὲ τελευταῖον ἀσπασαμένη τοὺς οἰκείους ὑπὸ τἀδελφοῦ μὲν ἐπὶ τὴν πυρὰν ἀνεβιβάσθη, ὑπὸ δὲ τοῦ συνδραμόντος ἐπὶ τὴν θέαν πλήθους θαυμασθεῖσα κατέστρεψεν ἡρωικῶς τὸν βίον: [6] ἡ μὲν γὰρ δύναμις ἐν τοῖς ὅπλοις πᾶσα πρὶν ἅπτεσθαι τὴν πυρὰν τρὶς περιῆλθεν, αὐτὴ δὲ τἀνδρὶ παρακλιθεῖσα καὶ κατὰ τὴν τοῦ πυρὸς ὁρμὴν οὐδεμίαν φωνὴν ἀγεννῆ προεμένη προεκαλέσατο τῶν ὁρώντων τοὺς μὲν εἰς ἔλεον, τοὺς δὲ εἰς ὑπερβολὴν ἐπαίνων. οὐ μὴν ἀλλ᾽ ἔνιοι τῶν Ἑλλήνων ἐπετίμων τοῖς νομίμοις ὡς ἀγρίοις οὖσι καὶ χαλεποῖς.

Era morto nella battaglia un certo Ceteo , capitano di quelli che erano arrivati dall'India.

Costui aveva lasciato due mogli, che lo accompagnavano fra le armi, una sposata da poco tempo , l'altra già congiunta in matrimonio con lui da alcuni anni. Entrambe aveano amato moltissimo il marito. Era antica legge presso gli Indiani, che gli uomini e le fanciulle facessero i loro matrimoni non ad arbitrio dei genitori, ma secondo la loro volontà. Ma poi contraendosi in quel tempo i matrimoni! fra persone troppo giovani, accadde, che  accadeva che ne derivasse pentimento ad entrambi; e con ciò che molte mogli si diedero alla corruzione, e sopraffatte dall' intemperanza cercassero amoreggiamenti con altri. Poi , non ritenendosi per cosa onesta abbandonare i mariti prima scelti, le donne per liberarsene ricorsero ai veleni, dei quali il paese possedeva in abbondanza, producendo questo molte e diverse piante adatte a far morire: e non ci voleva molto a servirsene per mezzo dei cibi, o delle bevande per ottenere l'intento. Fattosi assai frequente questo ingiustissimo costume, e non bastando la punizione di alcune a frenare da tal delitto le altre, fu stabilito per legge che con i morti mariti si dovessero bruciare le mogli, salvo quelle che o fossero incinte, o avessero già figli. E se qualcuno non voleva attenersi a questa legge , che doveva essere comune, rimaneva vedova, doveva esclusa dalle cose sacre, e dalle prerogative civili, come persona condannata per titolo di empietà. Da questa legge ne derivò che il mal costume delle mogli si volgesse tutto al contrario; per non soffrire tanto smacco ognuna spontaneamente sostenne di morire; e di più non solo furono grandemente sollecite di quanto riguardava la salute dei mariti, avendo in essa elle stesse tanto interessem  ma si misero inoltre a gareggiare tra loro, come se si trattasse di un affare di grandissima gloria.

E ciò appunto avvenne ancora null' occasione , di cui vogliamo parlare. Infatti quantunque la legge ordinasse che una sola si bruciasse con cadavere del marito, entrambe nel funerale di Ceteo si misero a duellare per poter morire, ritenendo ciò come il più caro premio della loro virtù. Fu dunque portata la cosa al giudizio dei capitani; e qui la più giovane disse che l' altra era gravida , e che quindi non potere essa eseguire la legge. La più anziana per parte sua pretese che poichè per l' età precedeva l'altra, doveva precederla anche nell'onore di morire con il marito poichè in tutte le altre cose di regola, che più rispetto e più onore si abbia per chi é maggiore di età. I capitani fatoisi informare da persone pratiche in ostetricia , e udendo che la più attempata era incinta, ad essa preferirono la più giovane. Data questa sentenza , quella che aveva perso la causa, partì furibonda , lacerandosi la rete in cui teneva racchiusi i capelli, e strappandoseli non diversamente che se le fosse stata annunziata la più alta disgrazia.

Al contrario l' altra felicissima della vittoria andò superba al rogo. Le matrone sue familiari la incoronarono con della mitra preziosa; e nel resto vestita d'abiti e di ornamenti elegantissimi, i parenti andarono ad accompagnarla come se andasse a festa nuziale, cantando inni a lode della sua virtù. Quando poi che fu presso al rogo, toltosi di dosso ogni ornamento, essa il distribuì ai familliari e agli amici; e disse che lasciava tali cose in pegno di fede ai suoi amanti. Il corredo che avev , consisteva in molti anelli e orecchini, che aveva alle mani e alle braccia, in cui erano incassate pietre di gran prezzo e di varii colori: in testa aveva non un piccolo numero di stellette d' oro tempestate d' ogni sorta di gemme; al collo molti monili, gradatamente crescenti. Finalmente salutati i domestici, fu dal fratello posta sul rogo , e con grande meraviglia del popolo accorso allo spettacolo eroicamente (fini la vita) mor'. Prima che il rogo fosse acceso, tutto l' esercito in armi tre volte vi girò intorno. Essa intanto inchinatasi sul marito, nessuna parola, nessun accento di basso animo si lasciò fuggire dal labbro udendo il crepitare delle fiamme capì; e fra gli spettatori chi a grande pietà, chi ad ineffabile lode di lei si commossero. Però tra Greci non mancava chi biasimava questa istituzione come parto di crudele ed efferato ingegno.

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