Platone, Critone 48C - 48D
Οὐκοῦν ἐκ τῶν ὁμολογουμένων τοῦτο σκεπτέον, πότερον δίκαιον ἐμὲ ἐνθένδε πειρᾶσθαι ἐξιέναι μὴ ἀφιέντων [48c] Ἀθηναίων ἢ οὐ δίκαιον· καὶ ἐὰν μὲν φαίνηται δίκαιον, πειρώμεθα, εἰ δὲ μή, ἐῶμεν....
TRADUZIONE LETTERALE
Quindi (partendo) dai principi ammessi bisogna considerare questo, quale dei due è giusto che io cerchi di uscire di qui senza che gli Ateniesi lo permettano o non giusto; e se sembri giusto, proviamolo, se no, lasciamo andare. Le considerazioni che tu affermi riguardo la spesa di denaro e dell’opinione e del sostentamento dei figli, bada che non siano veramente questi pensieri,...(continua)
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