Senofonte, Anabasi 6.3.15

Παρέπεμψε δὲ καὶ τῶν γυμνήτων ἀνθρώπους εὐζώνους εἰς τὰ πλάγια καὶ εἰς τὰ ἄκρα, ὅπως εἴ πού τί ποθεν καθορῷεν, σημαίνοιεν· ἐκέλευε δὲ καίειν ἅπαντα ὅτῳ ἐντυγχάνοιεν καυσίμῳ....

Inviò anche tra i soldati armati alla leggera uomini agili alle pendici e ai punti alti, per osservare se in qualche luogo dessero il segale; ordinava di bruciare ogni cosa in qualunque cosa combustibile si imbattessero.

I cavalieri che erano sparsi bruciavano fin dove andava bene, anche i peltasti marciando parallelamente lungo le alture bruciavano tutto quanto combustibile trovavano, e l’esercito, se si fosse imbattuto in qualche cosa tralasciata;

così tutta la regione sembrava essere in fiamme e che l’esercito fosse numeroso. Quando era il momento, muovendosi si accamparono su un colle.

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