Cerimonie e feste di ringraziamento per l'ottenuta salvezza
Ἀγορὰν δὲ παρεῖχον τῷ στρατοπέδῳ Τραπεζούντιοι, καὶ ἐδέξαντό τε τοὺς Ἕλληνας καὶ ξένια ἔδοσαν βοῦς καὶ ἄλφιτα καὶ οἶνον. Συνδιεπράττοντο δὲ καὶ ὑπὲρ τῶν πλησίον Κόλχων τῶν ἐν τῷ πεδίῳ μάλιστα οἰκούντων, καὶ ξένια καὶ παρ᾽ ἐκείνων ἦλθον βόες...... και ηγεισθαι εκελευον οπου οι αθληται τον δρομον δραμουνται.
I Trapezountini (=Τραπεζούντιοι) aprivano il mercato all'esercito e accolsero i Greci e gli offrirono i doni ospitali: buoi, farina, vino. I Greci avevano contatti anche con i Colchi più vicini, soprattutto con le genti che abitavano in pianura: anche da loro ricevevano buoi come segno di ospitalità.
Dopo di ciò, si prepararono a celebrare il sacrificio promesso: arrivarono loro buoi in numero sufficiente per una cerimonia di ringraziamento in onore di Zeus Salvatore, di Eracle che li aveva condotti in salvo e delle altre divinità alle quali avevano fatto voto. Fecero anche un agone ginnico sul monte su cui avevano piantato le tende.
Per preparare il campo di corsa e sovrintendere ai giochi scelsero Dracontio, uno spartiata, esule fin da ragazzo perché aveva ucciso involontariamente un coetaneo con un colpo di falcetto.
Terminato il rito, consegnarono a Dracontio le pelli delle vittime e gli ordinavano di portarle nel luogo in cui gli atleti avrebbero effettuato la corsa.
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