Ciro si prepara alla morte
κοιμηθεὶς δ' ἐν τῷ βασιλείῳ ὄναρ εἶδε τοιόνδε. ἔδοξεν αὐτῷ προσελθὼν κρείττων τις ἢ κατὰ ἄνθρωπον εἰπεῖν· Συσκευάζου, ὦ Κῦρε· ἤδη γὰρ εἰς θεοὺς ἄπει....
Si addormentò poi nella sua reggia ed ebbe questa visione: gli sembrò che una figura più grande dell'umano gli si avvicinasse e gli dicesse: "O Ciro, prepara i bagagli presto raggiungerai gli dei". Dopo il sogno si svegliò e gli sembrò quasi di sapere che la sua ora era arrivata.
Allora immediatamente prese alcune vittime e andò a sacrificarle sull'altare, secondo l'uso persiano, allo Zeus dei suoi avi, al Sole e alle altre divinità levando questa preghiera:
"o Zeus dei miei antenati e tu, o Sole, e voi, o dei tutti, accettate queste offerte come omaggio per le molte e belle imprese che ho compiuto e come ringraziamento per avermi significato tramite le vittime sacrificali e i segni celesti e gli uccelli e le voci della natura quel che io dovevo e non dovevo fare. E grande è la mia riconoscenza per avermi permesso di riconoscere la vostra assistenza e di non nutrire mai, sull'onda dei successi, pensieri più alti di quanto si addica ad un uomo.
Ora vi chiedo di assicurare felicità ai miei figli, alla mia sposa, ai miei amici, alla mia patria, e a me di accodare una fine pari alla vita che mi avete concesso.
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