Ciropedia 5.1.9
Οἴει γάρ, ἔφη, ὦ Κῦρε, ἱκανὸν εἶναι κάλλος ἀνθρώπου ἀναγκάζειν τὸν μὴ βουλόμενον πράττειν παρὰ τὸ βέλτιστον; εἰ μέντοι, ἔφη, [10] τοῦτο οὕτως ἐπεφύκει, πάντας ἂν ἠνάγκαζεν ὁμοίως....
Infatti tu credi o Ciro che la bellezza di un uomo sia in grado di forzare qualcuno a fare ciò che non vuole contro quello che ritenga il comportamento più giusto?
Se tale fosse la sua natura essa forzerebbe tutti allo stesso modo. Tu vedi il fuoco, diceva, come brucia tutti in egual misura, come è secondo natura.
Ma le persone dotate di bellezza alcune suscitano passione, altre no, e questa è desiderata da uno, quella da un altro. E' infatti una cosa spontanea e ciascuno ama chi vuole, ...(continua)
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