Discorso di Callicratida
Ἐμοὶ μὲν ἀρκεῖ οἴκοι μένειν, καὶ εἴτε Λύσανδρος εἴτε ἄλλος τις ἐμπειρότερος περὶ τὰ ναυτικὰ βούλεται εἶναι, οὐ κωλύω τὸ κατ' ἐμέ· ἐγὼ δ'...
A me basta (ἐμοὶ μὲν ἀρκεῖ = mi basta) restare in patria e se Lisandro o un altro ritiene di essere più esperto in fatto di navigazione, io non mi oppongo per quel che mi riguarda: ma poiché sono stato inviato dalla città al comando delle navi, non ho altro da fare che eseguire gli ordini meglio che posso.
Voi, riguardo le cose per le quali io mi vanto e per le quali la nostra città viene accusata date su di me il consiglio che vi sembra essere migliore se rimanere qui o se ritornare in patria a riferire come stanno qui le cose." Poiché nessuno osò dire altro dall'obbedire agli ordini della patria e compere ciò per cui era venuto, andando da Ciro gli chiedeva la paga per i marinai. Costui gli disse di pazientare due giorni.
Da altro libro stesso titolo testo greco diverso
Καλλικρατιδας δε, επειδη επεμπε τριηρεις εις Λακεδαιμονα επι χρηματα, εκκλεσιαν αθροιζων των Μιλησιων, ταδε ελγεν Εμοι μεν, ω Μιλησι,...
Allora Callicratida dopo che mandò delle triremi a Sparta per il denaro, convocando un'assemblea dei Milesi, diceva siffatte parole : «Mi è necessario, o Milesii, obbedire ai governanti patri, e ritengo giusto che voi siate preparatissimi per la guerra per il fatto che voi, vivendo tra barbari, patite moltissimi mali per opera loro. Bisogna che voi spieghiate agli altri alleati come possiamo danneggiare nel modo più veloce e migliore (possibile)
i nemici, fino a che non arrivino gli Spartani, che io mandavo a Sparta, dal momento che Lisandro va via consegnando quello che c'è qui come se fosse troppo.
E con gli dei mostriamo ai barbari che senza il riverirli possiamo punire i nemici. » Dopo che diceva queste cose, molti si alzavano
Le versioni del tuo libro senza doverle cercare?