Il trace Seute muove in ricognizione
Ἡνίκα δ᾽ ἦν ἀμφὶ μέσας νύκτας, παρῆν Σεύθης ἔχων τοὺς ἱππέας τεθωρακισμένους καὶ τοὺς πελταστὰς σὺν τοῖς ὅπλοις....
Allorchè era intorno alla mezzanotte, quando giunse Seute con i cavalieri che indossavano corazze e con la fanteria leggera con le armi.
E dopo che assegnò le guide, gli opliti si mettevano in marcia, seguivano dietro i peltasti e poi i cavalieri erano nella retroguardia.
Quando fu giorno, Seute si spinse in avanti ed elogiò la consuetudine greca: "Mi è capitato spesso, disse, di marciare di notte, ma, anche se avevo reparti piccoli, si creava una frattura tra cavalieri e fanti:
ora, allo spuntar del giorno, ci presentiamo tutti compatti, come si deve. Ma voi rimanete qui e riposatevi, io dopo che sono andato in perlustrazione sarò di ritorno"... (continua)
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