le forme di governo - Senofonte versione greco
Βασιλείαν δὲ καὶ τυραννίδα ἀρχὰς μὲν ἀμφοτέρας ἡγεῖτο εἶναι, διαφέρειν δὲ ἀλλήλων ἐνόμιζε....
Considerava regno e tirannide entrambe forme di potere, ma riteneva differissero fra loro. L'uno infatti riteneva esistesse con il consenso degli uomini e nel rispetto delle leggi degli stati, l'altra, la tirannide, contro la volontà degli uomini e contro le leggi ma secondo la volontà di chi comanda.
E dove le magistrature sono costituite da gente che soddisfa i requisiti previste dalle leggi, questa costituzione credeva che fosse un'aristocrazia, dove sono affidate sulla base delle ricchezze, una plutocrazia e dove sono scelte fra tutti i cittadini, una democrazia.
E se qualcuno gli faceva obiezioni su qualche punto, pur non avendo niente di sicuro da dire e senza darne dimostrazione affermava che il tale era più sapiente o più abile in politica o più coraggioso o qualche altra cosa de genere, Socrate riportava tutto il discorso alla base del ragionamento.
Da ciò ho raccontato mi sembra che risulti evidente che Socrate esponeva con semplicità il proprio pensiero a coloro che si intrattenevano con lui.
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