Senofonte, Memorabili 3. 7 2

"Εἰ δέ τις", ἔφη, "δυνατὸς ὢν τῶν τῆς πόλεως πραγμάτων ἐπιμελόμενος τήν τε πόλιν αὔξειν καὶ αὐτὸς διὰ τοῦτο τιμᾶσθαι, ὀκνοίη δὴ τοῦτο πράττειν, οὐκ ἂν εἰκότως δειλὸς νομίζοιτο;" Ἴσως", ελεγε· "ἀτὰρ πρὸς τί με ταῦτ' ἐρωτᾷς;" "Ὅτι", ελεγε, "οἶμαί σε δυνατὸν ὄντα ὀκνεῖν ἐπιμελεῖσθαι, καὶ ταῦταὧν ἀνάγκη σοι μετέχειν πολίτῃ γε ὄντι.

Memorabili libro 3 capitolo 7 passim 2 - Traduzione letterale

"E se uno" diceva "pur essendo capace di occuparsi degli affari della città e glorificarla ed essere lui stesso onoratato per questo, esitasse però a farlo, non sarebbe considerato giustamente un vigliacco?" "Ma perché domandi queste cose a me?" "Perché" diceva "io credo che tu pur essendo capace ad occupartene, esiti ad impegnarti e per di più in cose alle quali in quanto cittadino hai il dovere di partecipare."(Traduzione di Anna Maria Di Leo)

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