Senofonte arringa l'esercito che vorrebbe devastare Bisanzio
ἢν δὲ τῷ θυμῷ χαριζώμεθα καὶ Λακεδαιμονίους τε τοὺς παρόντας τῆς ἐξαπάτης τιμωρησώμεθα καὶ τὴν πόλιν τὴν οὐδὲν αἰτίαν διαρπάσωμεν, ἐνθυμεῖσθε ἃ ἔσται ἐντεῦθεν....
"Se (ἤν = ἐάν) asseconderemo la nostra ira ( χαρίζομαι regge il dativo) e, come vendetta per l'inganno subìto, ce la prenderemo con gli Spartani presenti mettendo a sacco la città, che non ha nessuna colpa.... (CONTINUA)
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