Senofonte, Memorabili libro 3 capitolo 9 1.2.3
Πάλιν δὲ ἐρωτώμενος ἡ ἀνδρεία πότερον εἴη διδακτὸν ἢ φυσικόν, Οἶμαι μέν, ἔφη, ὥσπερ σῶμα σώματος ἰσχυρότερον πρὸς τοὺς πόνους φύεται, οὕτω...
Traduzione letterale di Anna Maria Di Leo - Traduzione concessa per la pubblicazione esclusivamente al sito skuolasprint.it
Una una volta, domandando [a Socrate] quale delle due cose fosse il coraggio, una cosa da imparare o una cosa congenita.
"Io suppongo", - egli disse "che, come un corpo nasce più potente di un (altro) corpo, verso le fatiche, così anche un'anima per natura diventa più solida di (un'altra) anima verso le sventure (lett le cose terribili). Io vedo infatti che allevati nelle stessi leggi e costumi molto sono diversi (si distinguono)
per coraggio fra di loro. Ritengo che ogni carattere con l'apprendimento (μάθησις -εως, ἡ) e con l'allenamento (αὐξάνω inf pres mp) cresca rispetto al coraggio. ...(CONTINUA)
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