Socrate valuta la propria sorte come la migliore
οὐκ οἶσθα ὅτι μέχρι μὲν τοῦδε οὐδενὶ ἀνθρώπων ὑφείμην ‹ἂν› βέλτιον ἐμοῦ βεβιωκέναι; ὅπερ γὰρ ἥδιστόν ἐστιν, ᾔδειν ὁσίως μοι καὶ δικαίως...
Non sai che fino a oggi non avrei potuto concedere a nessun uomo d'aver vissuto meglio di me? Sapevo - ed è la cosa più dolce - di avere trascorso con pietà e giustizia l'intera mia esistenza, e di conseguenza consideravo me stesso con grande stima, e scoprivo che coloro che mi frequentavano provavano gli stessi sentimenti nei miei confronti....(CONTINUA)
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