Morte della madre di Tiberio - Tacito versione latino
Morte della madre di Tiberio TACITO - ANNALES - LIBER V - 1 versione latino Tacito e traduzione
testo latino Rubellio et Fufio consulibus, quorum utrique Geminus cognomentum erat, Iulia Augusta mortem obiit, aetate s extrema, nobilitatis per Claudiam familiam et adoptione Liviorum Iuliorumque clarissimae....
testo italiano
Sotto il consolato di Rubellio e Fufio, il cui soprannome fu per entrambi Gemino, venne a morte, in tardissima età, Giulia Augusta, donna di chiarissima nobiltà perché apparteneva alla famiglia Claudia ed era stata adottata dai Livii e dai Giulii.
Il primo matrimonio, con figli, la legò a Tiberio Nerone che, proscritto nel corso della guerra di Perugia, poté tornare a Roma solo a pace conclusa fra Sesto Pompeo e i triumviri. Poi Augusto, invaghitosi della sua bellezza, la tolse al marito, non sappiamo se contro il volere di lei, con tanta impazienza da condurla, senza darle il tempo di partorire, ancora incinta, nella propria casa.
In seguito ella non diede alla luce altra prole, ma, congiunta al sangue d'Augusto attraverso l'unione di Agrippina e Germanico, ebbe comuni con lui i pronipoti. Irreprensibile nella vita familiare secondo gli antichi modelli, affabile più di quanto fosse consentito alle donne d'un tempo, madre dispotica e moglie indulgente, capace di adeguarsi perfettamente alle manovre del marito e alla dissimulazione del figlio.
Ebbe funerali non sfarzosi e il suo testamento rimase a lungo senza esecuzione. Le recitò l'elogio funebre il pronipote Gaio Cesare, che più tardi raggiunse il potere.
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