Apolldoro, Epitome 1.4,6 - Teseo ad Atene
καθάρας οὖν Θησεὺς τὴν ὁδὸν ἧκεν εἰς Ἀθήνας. Μήδεια δὲ Αἰγεῖ τότε συνοικοῦσα ἐπεβούλευσεν αὐτῷ, καὶ πείθει τὸν Αἰγέα φυλάττεσθαι ὡς ἐπίβουλον αὐτῷ....
Teseo dopo aver ripulito la strada, si diresse ad Atene. Medea, che allora aveva sposato Egeo, cospirò contro di lui e convinse Egeo a proteggersi da Teseo, come se [Teseo] cospirasse contro di lui. Così [Egeo] (ἀναιρέω) ordinò che a lui fosse offerto (προσφέρω) da Medea del veleno preparato il giorno stesso.
Quello mentre stava per assumere la bevanda porse la spada al padre, subito Egeo lo riconobbe e gli rovesciò via la coppa dalle sue mani. Teseo fu riconosciuto dal padre e apprendendo il complotto, scacciò Medea.
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