Atalanta

Ίάσου δέ καί Κλυμένης τής Μινύου Αταλάντη έγένετο. Ταύτης ό πατήρ άρρένων παίδῶν έπιθυμῶν έκτίθησιν αύτήν, ἃρκτος δέ θηλήν έδίδου, μέχρις οὗ κυνηγοί ηὗρον και παρ’ έαυτοις άνέτρεφον....

Da Iaso e Clemene figlia di Minia nacque Atalanta. Il padre di lei desiderando figli maschi la abbandonava, un orsa offriva la mammella, fin quando non trovavano cacciatori e allevarono presso di loro stessi.

Divenuta adulta la vergine Atalanta, custodiva se stessa, e passava il tempo a cacciare in armi in solitudine. Avendo trovato poi i genitori, poiché il padre induceva a maritarla, sale in un posto lungo lo stadio e pianta nel mezzo un palo di tre cubiti, di lì manda a chiamare i pretendenti alla corsa e correva velocemente; e a chi veniva raggiunto era dovuta ivi la morte, a chi non veniva raggiunto le nozze.

Già essendo periti molti, Melanione innamorato di lei, si recava alla corsa; egli aveva mele d’oro da parte di Afrodite, e mentre era inseguito gettava queste.

Atalanta raccoglieva le mele gettate e così era vinta nella corsa. Melanione dunque la sposava. E un tempo si diceva che gli stessi cacciatori entravano nel terreno sacro di Giove, qui congiuntisi venivano cambiati in leoni.

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