De Belgarum seditione

Belgae, tertiam partem Galliae incolentes, saepissime cum Germanis confligebant: ..... ad fines Belgarum maximis itineribus pervenit ut seditionem ab initio reprimeret.

Abitanti di un terzo della Gallia, i belgi spessissimo combattevano con i Germani: infatti i Germani, più forti e più audaci in guerra rispetto ai Belgi, spesso superavano il fiume Reno, per saccheggiare i territori belgi, e i Romani non tentavano di opporsi alle crudeli offese.

Pertanto i Belgi nutrivano avversione verso l'esercito romano che svernava in Gallia e per questo motivo già da tempo organzzavano una ribellione.

Mentre Cesare soggiornava nella Gallia citeriore dove i soldati potevano svernare con maggior sicurezza, giungevano sempre più frequenti notizie riguardanti la congiura dei Belgi. Pertanto dato che realmente tramite le notizie e le lettere di Labieno erano pervenute alle orecchie di Cesare le intenzioni dei Belgi, egli arruolò con maggior impegno nuove legioni nella Gallia Citeriore, e inviò nella Gallia Interiore il luogotenente Q. Pedo e dopo aver abbandonato l'accampamento pochi giorni dopo, giunse nei territori de Belgi con la più rapida delle marce, per reprimere dall'inizio la ribellione.

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