Gli dei adorati dai Galli - Versione Cesare da LITTERA LITTERAE
Gli dei adorati dai Galli
Autore: Cesare Libro Littera Litterae
Deum maxime Mercurium colunt. Huius sunt plurima simulacra: hunc omnium inventorem artium ferunt, hunc viarum atque itinerum ducem, hunc ad quaestus pecuniae mercaturasque habere vim maximam arbitrantur....
Degli dei venerano soprattutto Mercurio; di questo esistono moltissime statue, riconoscono in questo l'inventore di tutte le arti, la guide delle vie e dei viaggi, credono che questo abbia grandissima influenza per la ricerca di denaro e per i commerci.
Dopo di questo, Apollo e Marte e Giove e Minerva. Su questi hanno quasi la stessa opinione degli altri popoli: e cioè che Apollo vinca le malattie, che Minerva insegni i principi delle attività e delle arti, che Giove regga il governo degli dei celesti, che Marte governi le guerre.
A questo, quando hanno deciso di svolgere un combattimento, consacrano ciò che avranno preso in guerra: dopo che l'hanno vinta, sacrificano gli animali catturati e radunano i beni restanti in un solo luogo. . In molte città si possono vedere nei luoghi consacrati dei tumuli sopraelevati di queste cose;
e non accade spesso che qualcuno, disprezzando la religione, osi o nascondere da lui le cose catturate o togliere le cose (già) depositate, è stato stabilito il supplizio più grave per questo reato in mezzo alla tortura.
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