Tentativi espansionistici degli Elvezi

Relinquebatur una per Sequanos via, quam Sequanis invitis propter angustias percurrere non poterant....

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Qui l'analisi del periodo

Era rimasta una sola via per i Sequani, per dove non potevano passare con i Sequani maldisposti a causa della ristrettezza.

Non potendo convincerli di loro iniziativa, inviarono i legati all'Eduo Dumnorige, per avere il permesso dai Sequani attraverso di lui in qualità di mediatore. Dumnorige presso i Sequani aveva moltissimo potere per grazia e per l'elargizione ed era amico con gli Elvezi, per il fatto che aveva sposato al di fuori della sua cittadinanza la figlia di Orgetorige, e indotto dal desiderio del regno ambiva alle novità e desiderava avere strette sotto il suo beneficio quante più città possibili. Pertanto s'incaricò della cosa e ottenne dai Sequani di tollerare che gli Elvezi passassero per i loro confini, di scambiarsi tra loro gli ostaggi avrebbe fatto in modo: che i Sequani non ostacolassero gli Elvezi nel percorso, gli Elvezi avrebbero fatto in modo, di fare il cammino senza tranello ed oltraggio.

Fu annunciato a Cesare che gli Elvezi erano intenzionati a viaggiare per il campo dei Sequani e per il percorso degli Edui nei confini dei Santoni, che non erano lontani dai confini di Tolosa, che è una città della Provenza. Se avesse fatto ciò, comprendeva che sarebbe stato di grande pericolo per la Provenza il fatto di avere uomini bellicosi, nemici del popolo Romano, confinanti nei luoghi accessibili e soprattutto coltivabili. Per tali motivazioni pose a capo di quella munizione, che aveva costruito il legato T. Labieno: egli stesso si diresse in Italia a marce forzate e qui arruolò due legioni e fece uscire dagli accampamenti invernali le tre, che svernavano intorno ad Aquilea, e con queste cinque legioni tentò di andare, per dove il percorso tramite le Alpi era più vicino alla Gallia Ulteriore.

Qui i Ceutroni e i Graiceli e i Caturigi occupati i luoghi più elevati tentarono di ostacolare l'esercito nel percorso. Respinti questi in molte battaglie da Ocelo, che è la città più estrema della Gallia Citeriore, giunse nel settimo giorno nei confini dei Vocontii della Provenza ulteriore: da lì condusse l'esercito nei confini degli Allobrogi, dagli Allobrogi ai confini dei Segusiani. Questi si trovavano per primi oltre la provincia al di là del Rodano.
(By Maria D. )

Versione tratta da Cesare

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