Una battaglia sfiorata
Fabius finitimarum civitatum animos litteris nuntiisque temptabat. In flumine pontes construxterat ...
Fabio tentava di corrompere gli animi delle città vicine con lettere e messaggeri; aveva costruito un ponte sul fiume e inviava grano alle città al di là del fiume, poiché in autunno il frumento era stato consumato dai cittadini.
I comandanti dei soldati di Pompeo si comportavano allo stesso modo e spesso si scontravano con le legioni di Fabio. Una legione di Fabio era stata mandata con i foraggieri al di là del fiume, ma a causa della violenza del vento e dell'acqua, il ponte fu spezzato e una gran numero di cavalieri fu bloccato.
Petreio e Afranio uscirono subito dall'accampamento e andarono incontro ai soldati di Fabio, ma Lucio Planco, che era il comandante della legione di Fabio, aveva occupato la collina e già aspettava l'attacco dei nemici. Fu attaccata battaglia, ma subito dopo al di là del fiume furono viste le insegne delle legioni che erano state mandate in aiuto da Fabio (Fabio infatti aveva saputo del ponte rotto e temeva la velocità di Petreio e di Afranio).
Così la battaglia fu interrotta e i comandanti ricondussero le proprie legioni nell'accampamento.
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