Bisogna prevenire i danni della Vecchiaia (EXPEDITE versione)
Bisogna prevenire i danni della Vecchiaia versione latino Cicerone libro Expedite n° 2 pagina 217
Resistendum senectuti est, eiusque vitia diligentia compensanda sunt, pugnandum tamquam contra morbum sic contra senectutem; . habenda...
Bisogna affrontare la vecchiaia con coraggio e compensare i suoi difetti con le cure, bisogna combattere contro di essa come contro una malattia, aver riguardo della salute, praticare esercizi con moderazione, mangiare e bere quel tanto da ricostituire le energie, non da schiacciarle.
Non bisogna provvedere solo al corpo, ma molto di più alla mente e all'animo: come se in una lampada non versassi più olio, la vecchiaia li spegne; ma mentre il corpo per lo sforzo degli esercizi si sente pesante, l'animo esercitandosi si fa più leggero. Quando Cecilio dice «stupidi vecchi da commedia» intende i creduloni, gli smemorati, gli scapestrati; e questi non son difetti di ogni vecchiaia, ma di una vecchiaia inerte, imbelle e sonnacchiosa.
Come l'insolenza, come il piacere dei sensi è più dei giovani che dei vecchi, e non di tutti i giovani ma di quelli che non sono perbene, così la demenza senile chiamata di solito rimbambimento è dei vecchi poveri di spirito, non di tutti. Quattro figli nel fiore degli anni, cinque figlie, una grande casa, una numerosa clientela: ecco su chi dominava Appio Claudio, ed era cieco e vecchio. Teneva infatti l'animo teso come un arco e non soccombeva alla vecchiaia cedendo all'inerzia.
Conservava non solo l'autorità, ma anche il comando sui suoi; i servi lo temevano, i figli lo rispettavano, tutti lo avevano caro; in quella casa vigeva la tradizione e la disciplina dei Padri. La vecchiaia è infatti rispettata soltanto se sa difendersi da sola, se mantiene inalterati i propri diritti, se non si rende schiava di nessuno
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