Cercando di addossare la colpa ad uno schiavo (versione cicerone)
Cercando di addossare la colpa ad uno schiavo
Autore: Cicerone
Nuovo comprendere e tradurre vol. 4
Allora costui, mosso da quell'atrocità del lavoro affinché da lui fosse allontanato il sospetto di qeulla scelleratezza diede al suo ospite un certo lavoro di trovare qualcuno che si incolpasse di aver fatto ciò e si adoperasse affinché questo venisse condannato per questo crimine e non fosse accusato lui stesso.
Il fatto non venne rimandato. Infatti costui essendo partito da Catania i servi denunciarono il tale; egli essendo accusato, i finiti testimoni andarono contro di lui.
Tutto il senato aveva giudicato il fatto con le leggi di Catania.
Vennero chiamate le sarcedotesse, a queste vennero chieste in segreto nella curia che cosa avessero visto del fatto accaduto, in quale modo fosse stata rapita la statua.
Quelle risposero ai pretori di aver visto in quel luogo i servi.
Il fatto che già prima non era ignoto iniziò ad essere evidente con la testimonzia delle sacerdotesse.
Andò a deliberare; quel servo innocente venne assolto da ogni sentenza così che voi più facilmente possate condannare questo con tutte le sentenze.
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