Cicerone Epistulae Ad Atticum 7 - 23
Cicero Attico salutem dicit V Idus Februarias Vesperi a Philotimo litteras accepi Domitium exercitum firmum habere, cohortes ex Piceno...
Cicerone saluta Attico. Ho ricevuto le lettere da Filotimo la sera del quinto giorno dalle idi di febbraio Domizio ha un saldo esercito, le coorti dal Piceno sotto la guida di Lentulo e Termo dal Piceno si sono riunite con l'esercito di Domizio, Cesare poteva essere chiuso nel mezzo e lui temeva ciò che gli animi degli onesti rianimati a Roma, che i disonesti sarebbero stati per così dire rovesciati.
Temeva in verità che sarebbero stati sogni, ma tuttavia le lettere di Filotimo richiamarono alla realtà M Lepido, L torquato, C Cassio tribuno della plebe, (questi infatti sono con noi, cioè nel Formiano). Io invece temo che quelle cose siano molto veritiere, che noi tutti siamo ormai quasi catturati, che Pompeo è andato via dall'Italia; - dicono (o notizia prematura!), (che) Cesare lo perseguita.
Cesare perseguita Pompeo? Perché? Per ucciderlo? O povero me! E noi tutti opponiamo i nostri corpi? Anche tu gemi per questo. Ma cosa dobbiamo fare? Siamo chiaramente sconfitti, oppressi, catturati.
(By Maria D. )
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