Cicerone Pro Archia 11 (Traduzione letterale)
Census nostros requiris scilicet. Est enim obscurum proximis censoribus hunc cum clarissimo imperatore L. Lucullo apud exercitum fuisse;...
Richiedi le nostre registrazioni naturalmente. È infatti oscuro ai precedenti censori che questo fu nell'esercito con l'illustrissimo generale Lucio Lucullo;
con i superiori, con lo stesso da questore fu in Asia; prima di Giulio e Crasso nessuna parte del popolo fu censita.
Ma – dal momento che il censimento non conferma il diritto di cittadinanza, e indica solamente che questo che è censito già allora si è comportato come a cittadino conviene – in quei tempi chi tu accusi di non essersi trovato, neppure a giudizio suo, nel diritto dei cittadini romani, fece spesso sia testamento secondo le nostre leggi sia entrò in possesso di eredità di cittadini romani, e fu segnalato dal proconsole Lucio Lucullo presso l'erario tra i benemeriti.
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