Cicerone Pro Archia 15 (Traduzione letterale)
Quaeret quispiam: "Quid? Illi ipsi summi viri, quorum virtutes litteris proditae sunt, istane doctrina, quam tu effers laudibus, eruditi...
Qualcuno chiederà: "Cosa? Quelli stessi grandi uomini, le virtù dei quali negli scritti sono tramandate, forse che in questa dottrina, che tu esalti con lodi, furono eruditi?" Ciò è difficile da confermare riguardo tutti, ma tuttavia è certo che risponderò.
Io confesso che ci furono molti uomini eccellenti nell'animo e nella virtù, e senza la dottrina per una naturale facoltà quasi divina della (loro)
stessa natura [dal dizionario] per mezzo di sé stessi sia moderati sia di gran valore esisterono: aggiungo anche quello, più spesso verso la lode e la virtù la natura senza dottrina prevale che la dottrina senza natura.
E io stesso sostengo che, avvicinata un'educazione metodicamente regolata [dal dizionario] ad una natura eccellente e illustre, allora quel non so cosa di stupendo e singolare è solito comparire.
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