Delitti di una madre snaturata - versione cicerone
Delitti di una madre snaturata
versione latino Cicerone e traduzione
Nihil in vita vidit calamitatis A. Cluentius, nullum periculum mortis adiit, nihil mali timuit quod non totum a matre esset conflatum et profectum....
A. Cluenzio non vide alcuna calamità durante la vita, non affrontò alcun pericolo di morte, non temette alcun male che non fosse stato scaturito e suscitato interamente dalla madre.
Questa in tale situazione avrebbe potuto passare sotto silenzio ogni cosa e queste cose, se non fosse stato possibile essere sotto silenzio, tuttavia avrebbe potuto tollerare che venissero protette dal proprio silenzio; ma in realtà si agisce in modo tale che non possa essere assolutamente in alcun modo sotto silenzio. Infatti questo stesso giudizio, questo pericolo, quell'accusa, tutta quell'abbondanza di testimoni è preparata fin dall'inizio dalla madre, in questa circostanza viene istruita e preparata con tutte le sue risorse ed energie dalla madre.
Infine proprio lei accorse da Larino a Roma per opprimerlo; L'audace, danarosa, crudele donna fu a disposizione, stabilì gli accusatori, istruì i testimoni istruì i testimoni, viene allietata squallore e dalle lordure, desidera riversare il suo sangue, pur di vedere prima versato [il sangue di lui]. . Se non aveste scorto tutte queste cose nella causa, pensate che quella sarebbe stata chiamata da noi avventatamente;
se saranno chiare e scellerate, dovreste perdonare Cluenzio, per il fatto che abbia tollerato che tali cose siano state pronunciate da me; non dovreste perdonarmi, se tacessi.
(By Maria D. )
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