Felicità di Cicerone rientrato in patria dall'esilio
Felicità di Cicerone rientrato in patria dall'esilio versione latino Cicerone
Qua re, etsi nihil est homini magis optandum quam prospera, aequabilis perpetuaque fortuna secundo vitae sine ulla offensione cursu, tamen,...
Per un uomo nulla sia più augurabile di una vita caratterizzata da una prospera, continua e progressiva fortuna - (voglio dire) senza alcun intralcio o avversità - tuttavia, se (appunto) la mia vita fosse stata tutta tranquilla e calma, io sarei stato privato, ora, di questa grande gioia, incredibile e direi addirittura divina, (che è quella di) essere onorato della vostra affezione.
Qual è il bene più dolce che la natura ha assegnato alla razza umana, se non i propri figli? A me, invero, più cari della mia vita, sia perché voglio bene loro già di mio, sia per le loro eccellenti qualità.
Tuttavia, non ho provato tanta gioia quando nacquero, quanta (ne provo ora) ora che mi son stati restituiti.
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