Grande forza d'animo di Pericle
Periclem narrant historiae intra quadriduum duobus filiis, eximiae indolis adulescentibus, esse orbatum...nihil autem appetit forti viro indignum, nec ab ulla re vel metu vel incostantia repellitur.
Le Historiae narrano che Pericle nello spazio di quattro giorni rimase orfano di due figli, giovani d'indole eccezionale.
Costui nel lutto fu forte e costante fino al punto, che non intaccò assolutamente alcunché dall'antico modo d'essere e di vivere, ma nel tenere le adunanze conservò quella stessa abitudine e quell'atteggiamento di prima e non si tolse mai la corona dal capo. in merito a ciò si tramanda che costui pensava che nessuna cosa sarebbe stata indegna rispetto a se a tal proposito avesse esternato la causa del dolore e il segno dell'animo distrutto secondo il modo d'essere femminile (si tramanda)
che era un uomo ragionevolmente forte e degnissimo di grande lode e di eterno ricordo, lui che nemmeno il vigore connaturale trascinandolo spesso all'eccessivo sentimentalismo riuscì a distoglierlo dalla posizione ed indurlo al dolore, né il desiderio dei figli, che si dice che amava al di sopra di ogni cosa, non si smuoveva per nessuna ragione!. Non è ammirevole.
infatti la vera forza d'animo getta e respinge le vane inquietudini, reprime i desideri, assoggetta il timore (dà ordini al timore), ma non cerca di raggiungere alcunché d'indegno di un uomo forte, e non è distolto da alcunché o dalla paura o dall'incostanza.(by Maria D.)
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