L'amicizia vera è un bene raro - Versione Cicerone
L'amicizia vera è un bene raro versione latino Cicerone
Quam ob rem primum danda opera est ne qua amicorum discidia fiant; sin tale aliquid evenerit, ut exstinctae potius amicitiae quam oppressae videantur....
Perciò innanzitutto bisogna fare in modo che non avvengano certi dissidi tra gli amici; se poi qualcosa di simile dovesse succedere, che le amicizie sembrino spente piuttosto che soffocate.
In verità bisogna far attenzione a che le amicizie non si trasformino anche in gravi inimicizie, dalle quali nascono litigi, insulti, offese. Le quali, tuttavia, se saranno tollerabili, devono essere sopportate e questo onore va reso all'antica amicizia, in modo tale che sia in colpa quello che arreca l'offesa, non colui che la riceve.
Insomma, la sola cautela e la sola precauzione di tutti questi difetti e inconvenienti è di non iniziare a voler bene troppo presto né a chi non ne è degno. Sono poi degni di amicizia coloro nei quali è insito il motivo del perché siano amati. Genere raro e certamente ogni cosa eccellente è rara e non vi è nulla di più difficile che trovare qualcosa che sia, nel suo genere, perfetta in ogni parte.
Ma i più non riconoscono nelle umane cose alcunché di buono, se non sia fruttuoso e scelgono per amici, come fossero animali, soprattutto quelli dai quali sperano di poter ricavare il massimo profitto.
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