Lo studio dell'eloquenza
Praetermittens Graeciam, quae semper eloquentiae princeps esse voluit, atque illas omium doctrinarium inventrices Athenas, in quibus summa...
Tralasciando la Grecia, che sempre volle essere la regina dell'eloquenza, e la celebre Atene, culla di tutte le discipline, in cui la più eccelsa forza del parlare è stata inventata e perfezionata, in questa stessa cittadinanza non ebbe assolutamente mai successo nessuno studio con maggior successo di quelli dell’eloquenza.
Infatti dopo che, stabilito il dominio su tutte le genti, la lunga durata della pace rafforzò l'ozio, quasi ogni giovane desideroso di gloria reputò di doversi sforzare all'eloquenza con ogni metodo.
E in primo luogo anche i nostri uomini, ignari di tutte le conoscenze teoriche, poiché reputavano che (non) ci fosse né nessun metodo delle esercitazione pratiche, né alcun insegnamento delle arti, raggiungevano tanto, quanto potevano raggiungere con l'ingegno e la riflessione. Dopo invece, ascoltati gli oratori greci e venuti a conoscenza della loro letteratura e avvalsosi dei loro maestri, bruciarono di un certo incredibile interesse per l’eloquenza.
Li spingeva la grandezza. la varietà e la molteplicità delle cause legali, la cui pratica frequente superava gli insegnamenti di tutti i maestri. Poi questo studio aveva moltissime gratificazioni (dativo di possesso): gratitudine, ricchezze, autorità.
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