M. Lepidus a Cicerone laudatur
M. Lepido viene lodato da Cicerone
Nos M. Lepidus, imperator iterum, pontifix maximus, ad pacem adhortatur. ... Itaque ei honores quam amplissimos censeo tribuendos esse, quibus, ut spero, vos quoque assentiemini.
M. Lepido, capo per la seconda volta (=membro del secondo triunvirato), pontefice massimo, ci esorta alla pace. Nessuno presso di me, padri coscritti, ha più autorità di quanta non ne abbia M. Lepido sia per la sua stessa virtù, sia per il prestigio della (sua) famiglia.
Si aggiunge a ciò che egli merita moltissimo per i pubblici ed i privati servizi che egli assai frequentemente accorda a me e agli altri cittadini.
Senza dubbio il più grande suo servizio, poiché generoso nel (l'attaccamento allo) stato, è che mi fu sempre più caro della mia vita. Infatti con la sua autorità spinse Pompeo il Grande alla pace e liberò lo stato dal pericolo della guerra civile.
E quindi io ritengo opportuno che bisogna conferire a lui onori, che come spero, anche voi (gli) accorderete.
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