Magna sunt ea quae sunt optimis proxima - Cicerone versione latino
Magna sunt ea quae sunt optimis proxima
versione latino Cicerone
Nec solum ab optimis studiis excellentes viri deterriti non sunt, sed ne opifices quidem se ab artibus suis removerunt, qui aut Ialysi,...
E non soltanto gli uomini eccellenti non si fanno scoraggiare dal praticare gli studi più nobili, ma neppure gli artigiani si fanno distogliere dalle proprie arti, pur non potendo imitare né la bellezza dell'opera di Ialiso, che ammiriamo a Rodi, né quella della Venere di Coo, così come gli altri, pur scoraggiati dall'immagine di Giove Olimpio o dalla statua del doriforo, non per questo non si cimentano nel tentativo di realizzare un'opera o di perfezionarsi; tanto nutrito è stato il novero di tali artisti, e tanto grandi gli elogi ricevuti da ognuno nel proprio campo, che, per quanto si ammirino le opere più eccelse, si apprezzano ugualmente quelle di fattura inferiore.
Fra gli oratori, però, quelli greci intendo, è notevole quanto uno solo spicchi in mezzo a tutti; e tuttavia, all'epoca di Demostene, ci furono molti altri oratori grandi e famosi, come ce n'erano stati prima e non ne mancarono in seguito. Per questo non c'è ragione per cui debba dissolversi la speranza e infiacchirsi l'impegno di chi si è dedicato allo studio dell'eloquenza; infatti, non bisogna disperare di poter uguagliare persino ciò che è perfetto, e fra le opere illustri sono grandi quelle che si avvicinano alla perfezione.
Ed io, nell'immaginare l'oratore supremo, ne plasmerò uno tale quale forse nessuno è mai stato.
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