Mos Maiorum Romano e civiltà Greca - LITTERA LITTERAE Versione Cicerone
Mos Maiorum Romano e civiltà Greca
Cicerone versione latino libro Littera litterae
Meum semper iudicium fuit omnia nostros aut invenisse per se sapientius quam Graecos aut accepta ab illis fecisse meliora, quae quidem digna statuissent, in quibus elaborarent....
Io sono stato sempre convinto che i Romani nelle loro creazioni originali o abbiano mostrato più ingegno dei Greci, o abbiano reso più perfetto quanto hanno preso da essi - quello almeno che giudicavano meritevole del loro impegno.
Effettivamente, le consuetudini e le norme della vita privata, e gli affari concernenti l'amministrazione della casa e la cura della famiglia, hanno avuto da noi un'organizzazione migliore e più degna; e per quanto riguarda lo Stato, senza dubbio i nostri antenati seppero regolarne l'equilibrio con istituzioni e con leggi migliori.
Dell'arte militare non c'è bisogno di dire, perché in quel campo i Romani, oltre a distinguersi per il loro valore, brillarono anche e soprattutto per scienza teorica. E poi, se si considerano le doti naturali e non quelle acquisite con l'educazione, né il popolo greco né nessun altro può reggere al nostro confronto. Chi poté mai vantare una dignità, una fermezza di carattere, una grandezza d'animo, una rettitudine, una lealtà, e una superiorità morale sotto ogni punto di vista tale da potersi mettere a paragone con quella dei nostri padri?
La Grecia ci era superiore in cultura e in ogni genere di studi: ma in quel campo era facile vincere, dal momento che non c'erano avversari Infatti mentre presso i Greci v'era una classe antichissima di poeti fra i dotti, se vi fu un Omeroe un Esiodo prima della fondazione di Roma, un Archiloco, regnando Romolo, noi abbiamo appresa più tardi l'arte poetica
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