Pro Archia 28, 29, 30

Nullam virtus aliam mercedem laborum periculorumque desiderat praeter eam laudis et gloriae: qua quidem detracta, iudices, quid est quod in hoc tam exiguo vitae curriculo et tam brevi tantis nos in laboribus exerceamus?

Traduzione letterale ad uso scolastico

La virtù non desidera alcun'altra ricompensa per gli sforzi e i pericoli (degli sforzi e pericoli) se non quella della lode e della gloria: eppure sottratta questa, giudici, cosa c'è che noi dovremmo esercitare (praticare) in questo così esiguo e breve percorso di vita tra tante fatiche?

Certamente, se l'animo non presagisse nulla per l'avvenire e se, nelle regioni (nei limiti, nei confini) in cui lo spazio di vita è circoscritto, in queste stesse avessero fine tutte le proprie meditazioni, non s'infrangerebbe in tante fatiche e né sarebbe oppresso da tante preoccupazioni e veglie né combatterebbe tante volte per la stessa vita. Ora se ne sta seduta sull'ottimo anche una certa virtù, che giorno e notte incita con stimoli l'animo alla gloria e e ammonisce,

Copyright © 2007-2024 SkuolaSprint.it di Anna Maria Di Leo P.I.11973461004 | Tutti i diritti riservati - Vietata ogni riproduzione, anche parziale
web-site powered by many open source software and original software by Jan Janikowski 2010-2024 ©.
All trademarks, components, sourcecode and copyrights are owned by their respective owners.

release check: 2024-09-05 20:32:26 - flow version _RPTC_G1.3

Per visualizzare il contenuto richiesto
guarda un breve annuncio pubblicitario.