Struggenti ricordi di uomini illustri - Cicerone versione latino
Struggenti ricordi di uomini illustri versione latino Cicerone
Ego autem tibi, Piso, assentior usu hoc venire, ut acrius aliquanto et attentius de claris viris locorum admonitu cogitemus....
Io poi sono d’accordo con te, Pisone, che ci succede di pensare alquanto più intensamente ed attentamente ai personaggi illustri per il ricordo suscitato dai luoghi.
Tu sai infatti che tempo addietro son venuto con te a Metaponto, e non sono andato ad alloggiare dal(mio) ospite prima che abbia visitato quello stesso luogo di Pitagora dove era morto ed aveva avuto la sua dimora. Inoltre in questo tempo, anche se ci sono molte tracce in ogni parte di Atene e negli stessi luoghi di persone eccelse, tuttavia mi commuove quella sala di riunione. Poco tempo fa infatti essa fu di Carneade, che mi sembra di vederlo, infatti è noto il suo volto, e credo che quella voce sia desiderata proprio dallo stesso luogo, privato di tanta grandezza di ingegno.
Allora Pisone: - Tutti dunque (hanno detto)qualche cosa: e il nostro Lucilio? Forse ha visitato volentieri il luogo dove Demostene ed Eschine sollevano competere a vicenda? Ciascuno infatti è soprattutto attratto dalle proprie inclinazioni. Ed egli essendo arrossito disse: - Non domandarlo a me che sono perfino sceso al porto Falero, in quel punto dove dicono che Demostene solleva declamare rivolto ai flutti per abituarsi a superare con la voce il mormorio del mare. Poco fa anche ho deviato un pò a destra della strada per avvicinarmi al sepolcro di Pericle.
Per quanto, ciò capita infinite volte in questa città: dovunque passiamo, mettiamo il piede su qualche cosa di storico.
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