Svantaggi delle città di mare (versione latino Cicerone)
Svantaggi delle città di mare Autore: Cicerone
Est maritimis urbibus quaedam corruptela ac mutatio morum; admiscentur enim novis sermonibus ac disciplinis, et inportantur non merces...
Le citta di mare hanno anche facili costumi la corruzione e il mutamento di costumi sono mescolati infatti a nuove lingue e modi di vivere e sono introdotte non solo merci ma anche costumi stranieri, cosicché nulla può rimanere integro nelle tradizioni degli avi.
Ormai coloro che abitano quelle città, non restano fissi nelle loro abitazioni, ma vengono sempre portati via alquanto lontano da casa da una effimera speranza e pensiero e anche quando vi rimangono nel corpo, tuttavia vivono in esilio con l’animo ed errano.
In verità nessuna cosa distrusse Cartagine e Corinto, a lungo indebolite, più di questo errare e dispersione dei cittadini, poiché per il desiderio di trafficare e di navigare avevano lasciato il culto dei campi e delle armi. Sono anche procurate dal mare molte attrattive alla lussuria dannose per le città, le quali o sono prese o sono importate;
e anche la stessa amenità possiese molti incitamenti di desideri o fastosi o oziosi
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