Tempo di dubbi e di incertezze (Ad Att. VII, 20)
Cicero Attico s. Breviloquentem iam me tempus ipsum facit. Pacem enim desperavi, bellum nostri nullum administrant....
Cicerone saluta Attico. Ormai la circostanza stessa mi fa essere di poche parole; infatti non ho più speranza nella pace, i nostri non progettano nessuna guerra.
Non credere (cave putes) infatti che ci sia qualcosa che valga meno di questi consoli (lett. che sia minore di...); da parte loro (quorum) io per sentire e per sapere qualcosa e per sapere del nostro equipaggiamento pur sotto una pioggia torrenziale (maximo imbri) sono giunto a Capua il 4 febbraio come mi era stato ordinato. Quelli invece non erano arrivati e stanno per arrivare inutili, sprovveduti. Si diceva che Gneo era invece a Luceria e che incontrava le coorti delle legioni Appiane che non sono le più fidate. Al contrario annunciano che egli (Cesare)
si affretta ed è già li per giungere non per attaccare battaglia [lett. venire alle mani] (con chi infatti?) ma per impedirci la fuga. Io invece, se Gneo rimane in Italia, morirò con lui - non ti chiedo un parere su questo; se invece (Pompeo va fuori dall'Italia) a che scopo vivrei (lett. vivo)?
Le versioni del tuo libro senza doverle cercare?