Verre fa crocifiggere un cittadino romano - Il tantucci laboratorio Cicerone versione latino
Verre fa crocifiggere un cittadino romano versione latino Cicerone traduzione tantucci laboratorio 2
Sed quid ego plura dicam de Gavio? Non illi, inquam, homini, sed causae communi libertatis inimicus fuisti....
Ma cosa di più dirò di Gavio? Sei stato nemico, non dirò di quell'uomo, ma della causa della libertà comune.
Quando i Mamertini, secondo il loro costume e le loro norme, piantarono una croce dietro la città nella Via Pompea, perché hai ordinato che la piantassero in quel posto che prospetta lo stretto e perché hai aggiunto di aver scelto quel luogo perché quello, poiché affermava di essere cittadino Romano, dalla croce potesse vedere l'Italia ed intravedere la sua casa? È un delitto incatenare un cittadino Romano, scellerato bastonarlo, quasi un parricidio ucciderlo: che dirò poi del metterlo in croce?
Un fatto tanto nefando non può essere definito in alcun modo con una parola abbastanza appropriata. Non fu contento di tutto ciò: "Guardi - disse - la patria;
muoia a dispetto delle leggi e della libertà". Tu in quel posto non hai torturato e posto in croce Gavio, non un solo uomo, ma la causa della comune libertà e cittadinanza. Già potete quindi vedere (lett. vedete) la sfrontatezza dell'uomo!
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