Agesilao risparmia Corinto (Versione Nepote da VEL)

Agesilao risparmia Corinto
Autore: Cornelio Nepote da VEL n. 3 pag. 138

Post hoc proelium collatum omne bellum est circa Corinthum ideoque Corinthium est appellatum....

Dopo questa battaglia tutta la guerra è portata intorno a Corinto e da ciò è chiamata guerra corinzia.

Nonostante in questi luoghi avessero ucciso sotto il comando di Agesilao diecimila nemici in una sola battaglia e nonostante l'esercito nemico sembrasse indebolito dopo questa vittoria, si astenne dall'insolenza tipica della gloria a tal punto che deplorò la sorte della Grecia perché tanti da lui vinti erano morti per colpa degli avversari: infatti con quella moltitudine, se fosse stata sana la mente della Grecia, (la Grecia) avrebbe potuto dar pena ai Persiani.

Egli, dopo aver spinto entro le mura gli avversari, nonostante molti lo esortassero a espugnare Corinto, disse che questo non si confaceva alla sua virtu': lui era uno che costringeva a tornare all'obbedienza chi aveva mancato ai propri doveri, non uno che espugnava le nobilissime città della Grecia.

"Infatti" disse "se vorremo uccidere quelli che hanno combattuto con noi contro i barbari di certo noi espugneremo noi stessi mentre quelli riposeranno. Fatto questo, senza fatica ci vinceranno quando vorranno".

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