Annibale alleato di Antioco - Versione di latino di Cornelio Nepote dal libro Lingua magistra 2
Annibale alleato di Antioco Versione latino Cornelio Nepote Libro Lingua magistra 2
Q. Minucio consulibus, cum V navibus Africam accessit in finibus Cyrenaeorum si forte Carthaginienses ad bellum Antiochi spe fiduciaque...
Ma Annibale nel terzo anno, dopo che era fuggito dalla patria, sotto il consolato di L. Cornelio e Q. Minuccio con cinque navi in Africa giunse nei territori dei grenei se per caso potesse indurre i cartaginesi alla guerra con la speranza e la fiducia di Antioco, che già aveva persuaso, affinché partissero con l' esercito in Italia. Quà convocò il fratello Megone. Appena i Cartaginesi vennero a sapere ciò, punirono Megone sebbene assente, con la stessa pena, con la quale (avevano punito) il fratello.
Quelli, essendo la situazione disperata, essendo salpati e avendo dato le vele ai venti, annibale giunse ad Antioco. Riguardo la morte di Megone è stato tramandata una duplice versione. Infatti alcuni lasciarono scritto che lui era stato ucciso dal naufragio, altri dai servetti di lui stesso.
Annibale comandò poche navi e con queste combattè nel mare pamfilio contro la flotta dei rodi. Essendo superati i suoi dalla moltitudine degli avversari, egli stesso fu (risultò) superiore a questo nell' ala della quale condusse l' impresa.
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