Come Agesilao diventò re di Sparta (Versione latino Nepote)

Agesilaus Lacedaemonius cum a ceteris scriptoribus tum eximie a Xenophonte Socratico collaudatus est; eo enim usus est familiarissime....

Lo spartano Agesilao, fu colmato di lodi non solo dagli altri storici, ma anche, e straordinariamente, da Senofonte, il discepolo di Socrate; e di costui fu molto amico.

In un primo tempo egli ebbe una disputa riguardo il regno con Leotichide, figlio di suo fratello. Era infatti usanza tramandata dagli antenati agli Spartani di avere sempre due re, di nome più che nel governo concreto, dalle due famiglie di Procle e di Euristene, che dalla progenie di Ercole furono i primi re di Sparta. Non era permesso diventare re da una di queste due famiglie al posto dell'altra famiglia.

Così entrambe rispettavano il proprio ordine di successione. In primo luogo era considerato diritto per diventare re quello di essere il figlio maggiore tra i figli dell'ultimo reggente morto; se questi non aveva lasciato figli maschi allora era scelto il più vicino per parentela. Era morto il re Agide, fratello di Agesilao. Aveva lasciato il figlio Leotichide, che Agide non aveva riconosciuto come suo quando era nato, ma che poi in punto di morte aveva dichiarato suo figlio.

Costui con Agesilao, suo zio paterno, lottò per la carica del regno e non conseguì quello che aveva cercato di ottenere. Infatti gli fu anteposto Agesilao, giacchè sosteneva Agesilao Lisandro, uomo, come abbiamo mostrato sopra, intrigante e a quel tempo potente.

QUI UNA TRADUZIONE PIU' LETTERALE DA ALTRO LIBRO

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